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"Il nobile e il Mazarol" Un film di Fabio Gilioli

Una campagna di
Fabio Gilioli

Contatti

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Fabio Gilioli

"Il nobile e il Mazarol" Un film di Fabio Gilioli

Campagna terminata
100%
100%
  • Raccolti € 10,00
  • Obiettivo € 10,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti

Una campagna di 
Fabio Gilioli

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Il Progetto

Sinossi

1866 - Edmondo, un nobile vecchio e decaduto, privato di terre e titoli, è costretto a vagare senza meta. Per sopravvivere ruba e profana tombe alla ricerca di piccoli tesori, saziando la sua sete di ricchezza. Il vecchio entrerà in contatto con numerose e antiche progettazioni: acquedotti romani, ponti crollati, borghi abbandonati e castelli in rovina. Segni di antichi popoli scomparsi da quelle terre. Una sera, mentre cammina all'interno di un fitto bosco, viene attirato dalla luce di un focolare proveniente da una caverna: al suo interno, una strana creatura -il Mazarol- tiene prigioniera una ragazza. Quella notte il nobile si troverà davanti ad una decisione: fare ciò che è giusto rischiando la propria vita o continuare per il suo cammino, disinteressandosi di Margherita. Una scelta non semplice per un uomo vecchio e bifolco che ha passato gran parte della vita ad aggirare le persone attorno a lui.


Missione del progetto

“Il nobile e il mazarol” è un'opera che ha l'obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico e culturale della mia regione con una storia che affonda le proprie radici nel folklore e nei miti del nostro paese. 

L'intento è quello di rimettere in luce storie e leggende popolari che ancora oggi vivono nei racconti di persone legate alla terra, detti popolari che da sempre nascondono affascinanti storie. 

"No cascar entro te le peche del Mazarol"- “Non calpestare le orme del Mazarol”  questo breve detto popolare, che sempre mi raccontava mia nonna,  è legato alla figura del Mazarol, un folletto del folklore veneto. Secondo la leggenda, se un uomo ne calpesta l’orma  è costretto da  un incantesimo a seguirne i passi  fino ad arrivare alla tana della creatura, dove  lo si deve servire e riverire,  dimenticando completamente qualsiasi cosa.   

L’idea nasce da un profondo legame che ho nei confronti di miti e leggende che da sempre considerato parte fondamentale di me, un legame che collega il mio presente con il territorio dei miei nonni sia emiliani che veneti.

  • Per maggiori informazioni visionare il dossier che trovate nella galleria.

Biografia Fabio Gilioli, regista e sceneggiatore

Nato a Reggio Emilia il 12 settembre 2002, è un giovane regista esordiente con la passione per il cinema fantastico. Dal 2016 al 2020 ha partecipato ad un corso di cinema , col quale ha realizzato i suoi primi cortometraggi di finzione. Nel 2021 si diploma presso il Liceo Artistico G. Chierici, nell’ambito multimediale - impostato sulla fotografia, sul cinema e sull’insegnamento delle basi di montaggio e post produzione- e nello stesso anno, si iscrive alla Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini, con l’intenzione di continuare a coltivare la sua passione ed inseguire il sogno di lavorare nel cinema.

Nel 2024 vince il “Lancaster International Film Festival” con il cortometraggio “BANG” e conclude gli studi diplomandosi con l’opera “La stagione dei fiori”.

Nello stesso anno ha l’opportunità di lavorare in produzione per “Kràlik” di Alessandro Rocca, regista in erba selezionato presso la SIC di Venezia e come aiuto regia sul set del documentario: “27: Sister Portrait” di Sara Schiavone, anche co-produttrice de “MoodNight Studio srl

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