Una campagna di
Martino Ruggero Dondi, Lorenzo Ponte e Ginevra SalvaggioContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
Siamo un collettivo artistico che si è riunito intorno al desiderio di fare musica e teatro. Il punto di forza e di rarità nel panorama culturale è che siamo una squadra che unisce professionisti della musica e della messa in scena. Martino Ruggero Dondi è il direttore d’orchestra e cura la strumentazione dei brani. Con studi musicali e filosofici alle spalle, Martino ha recentemente avviato un’attività di divulgazione sui social che gli ha portato un ampio seguito (@martinordondi). La drammaturgia e la traduzione in italiano dei testi dei brani musicali è affidata a Ginevra Salvaggio, autrice, musicista e dottoranda in filosofia. La messa in scena del progetto è curata da Lorenzo Ponte e dal suo affiatato team creativo composto dalla scenografa Alice Benazzi e dalla costumista Giulia Rossena, che nel 2024 hanno ottenuto il Premio Europeo per la regia d’opera under35.
Questa squadra si è messa in cammino per realizzare uno spettacolo di teatro musicale sulle mélodies e chansons composte da Francis Poulenc, compositore francese del ‘900. Innamorati della sua musica, abbiamo scritto e pensato uno spettacolo in cui prosa e canto lirico si mescolano per un’esperienza di teatro musicale a tutto tondo: “Bestiario notturno”. Abbiamo immaginato lo spettacolo in contesti non necessariamente teatrali, nel foyer di un teatro, in un bar o in uno spazio industriale, per esempio. Vorremmo portare la musica e il teatro in luoghi non convenzionali per appassionare nuovi pubblici.
Questi 6500 € che vogliamo raccogliere sono fondamentali per la riuscita del progetto. Infatti le vostre donazioni contribuiranno a riconoscere economicamente il lavoro delle giornate di prova del team creativo, dei cantanti e dell’ensemble strumentale. Bestiario notturno ha già raccolto l'interesse di alcuni teatri di rilevanza nazionale e internazionale. Il debutto dello spettacolo è previsto per l'estate del 2025, ma potremo raccontarvi più dettagli non appena saranno ufficiali! Nel frattempo, per arrivare pronti a questi appuntamenti, abbiamo bisogno di un sostegno economico. Per ringraziarvi del sostegno, abbiamo immaginato delle ricompense che sono anche un modo per condividere con voi il processo creativo.
“Monaco e ragazzaccio”, come venne definito da un critico del suo tempo, Francis Poulenc (1899-1963) esplorò tutti i generi musicali, destreggiandosi tra la musica sacra, la musica strumentale e quella vocale. Diede voce ai versi di poeti come Apollinaire, Paul Éluard, Louise de Vilmorin e Max Jacob, componendo mélodies e chansons, da cui siamo partiti per scrivere la drammatugia di Bestiario notturno. Erede di Debussy, Ravel, Satie e della generazione precedente di maestri francesi, percorse una via alternativa a quella delle avanguardie tedesche: una via tonale, incapace di resistere al fascino della melodia e al contempo in grado di avventurarsi nella sperimentazione armonica e timbrica, dialogando con stili provenienti da tradizioni diverse da quella europea.
La notte apre un sipario: sospende le attività e le leggi della realtà diurna; le sue figure, invisibili alla luce del sole, prendono la scena. Un vecchio albergo a ore è l’unico luogo aperto in città a quest’ora della notte. È qui che entra una donna. Non dice nulla, si siede e guarda ossessivamente il suo cellulare: cerca una distrazione dalla sua disperata solitudine. Al bancone del bar c’è l’ostessa Jeanne che la accompagna in un viaggio alla scoperta di tutto un bestiario di inquietudini e piccole miserie umane. Sei cantanti danno vita a un carosello di personaggi reali e onirici, ispirati alla vita e alle opere di Poulenc. Un broker stanco del suo matrimonio, due giovani ragazzi alla ricerca di un nido d’amore, una prostituta sconsolata, dei ballerini di tango, pescatori e netturbini, una coppia di clown, una suora sperduta e un vagabondo folle e visionario che non distingue la realtà dal sogno, danzano intorno alla malinconia della donna. L’ora tarda, l’estraneità reciproca e la casuale vicinanza, l’ebbrezza e il sogno allentano le maglie del reale e concedono loro uno spazio di ingiustificata confidenza, un’occasione di incontro altrimenti impossibile. Sorge l’alba e il sipario cala su quest’umanità. Tornando a casa alle prime luci del giorno, la donna – e con lei il pubblico – ripenserà alla propria solitudine, senza certezze, ma forse con commozione e un po’ di tenerezza.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Commenti (0)