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L'idea
Stiamo costruendo una radio che ci porteremo in una valigia. O meglio, dentro uno zaino, che può allo stesso tempo diventare sacca per la bici o essere agganciato ad un apposito carrello della spesa. Una radio in valigia è il progetto di una radio itinerante compatta e leggera, capace di far germogliare il seme della comunicazione ovunque la si voglia portare. Che si tratti di un mercatino contadino o di una baraccopoli in mezzo alla città, o ancora del vagone di un treno,la radio in valigia può essere montata rapidamente e aprire insospettabili spazi di comunicazione e informazione. Non è la stessa cosa parlare di sfruttamento da dentro uno studio o dal Gran Ghetto di Rignano Garganico, realizzando la trasmissione insieme ai braccianti che lo abitano. La musica cambia anche quando la puntata sui trasporti si svolge sul regionale Isernia-Roma delle 6 e 45 e quella sui prezzi raccoglie voci e pensieri dai mercati in piazza. La prossimità fisica dello strumento avvicina l'informazione alla gente, rompe il divario tra media e fruitore. La radio in valigia è una radio che si sente meglio quando si muove.
Ideata con il sostegno del Wwoof Italia, associazione da sempre sensibile ai temi dell'ambiente, la radio in valigia sarà costruita con materali di riuso e coinvolgendo realtà che lavorano in modo sostenibile. L'involucro sarà ideato insieme ad Officine Zero, la fabbrica romana riconvertita in centro di riciclo e riuso, i microfoni saranno quelli riparati e modificati dal laboratorio di microfoni artigianali Braingasm, e per l'informatica si farà ricorso alle doti di Reware, cooperativa che si occupa del recupero di materiale elettronico.
Cosa chiediamo
La realizzazione della radio in valigia ha un costo di 3.500 euro. Nel budget è compreso l'acquisto di: mixer, microfoni, pc portatile, cuffie, telefono da studio, un kit solare e poi l'involucro, con il progetto realizzato insieme a Officine Zero.
Per aiutarci a costruire la radio, è possibile fare una donazione tramite PayPal, seguendo le indicazioni in basso, o effettuare un bonifico al conto intestato ad:
AMIS, Agenzia Multimediale Informazione Sociale, presso Banca Popolare Etica. IBAN: IT79E0501803400000000115558 Causale: "Radio in valigia"
Perchè una radio mobile?
Nel 1944 fu un carrello legato ad una bicicletta a trasportare la radio mobile utilizzata dal cronista Amerigo Gomez per raccontare dal vivo la Liberazione di Firenze dal nazifascismo.
Nel 2010, a seguito del devastante terremoto ad Haiti, la rete di informazione e comunicazione con le popolazioni colpite dalla catastrofe fu ripristinata anche grazie alle speciali unità radiofoniche inviate dall'Olanda e dotate di pannelli solari.
Quanto a noi, il disastrato panorama dell'informazione non è il solo motivo che ci spinge a realizzare una nuova unità mobile. Più che raccontare le emergenze la nostra valigia radio vorrebbe lavorare per prevenirle, favorendo autentici spazi di informazione, comunicazione e confronto, ma anche realizzando laboratori e incontri con scuole e associazioni.
L'involucro si apre e la tavola è apparecchiata con uno studio mobile flessibile e attrezzato per la diretta e per i collegamenti con l'esterno. Un'unità radio mobile che peserà 6 chili circa e che sarà collegata ad un pannello fotovoltaico per grarantire almeno 3 ore di autonomia energetica.
Chi siamo
AMISnet è un'agenzia radiofonica con sede a Roma. Dal 1998 produce programmi di informazione sociale e promuove l’accesso delle comunità al mondo
della comunicazione attraverso il sostegno e la creazione di spazi di produzione, media center ed emittenti FM. Nel corso della sua attività l'agenzia ha contribuito alla realizzazione di radio e centri di informazione indipendenti in Giordania, Tunisia, Palestina, Congo RDC.
Nel 2001 Amisnet è stata tra i promotori di Radio Gap, la radio in diretta dal G8 di Genova, sgomberata dalla polizia in contemporanea all'irruzione alla scuola Diaz. Sei anni più tardi promuoveva MIR, la prima emittente dal basso del Mediterraneo, con produzioni trasmesse, via satellite, da Slovenia, Palestina, Italia, Giordania, Francia, Turchia, Spagna e Marocco. Nel 2009 ancora grazie ad un canale della TV satellitare, l’agenzia ha aperto un ponte radio che ha permesso di aggirare la censura del regime di Ben Alì in Tunisia e ritrasmettere il segnale di Radio Kalima. Dal 2012 promuove Radio Ghetto, una radio stagionale e multilingue realizzata ogni estate durante la stagione dei pomodori insieme ai braccianti del Gran Ghetto di Foggia.
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