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Rimusicazioni film festival

Una campagna di
fabrizio Giorgi

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Rimusicazioni Film Festival

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  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Eventi & festival

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Il Progetto

Ragazzi se amate il cinema e la musica sosteneteci! da piu di 10 anni facciamo suonare band e premiamo i migliori autori di soundtrack su film muti! Dal gruppo rock di provincia fino al minimalismo elettro in anni hanno suonato con noi moltissime realta' musicali diverse. Alcuni nomi: Emidio Clementi, Massimo Zamboni, Vincenzo Vasi, Stearica, The Somnambulist, Ulan Bator, Supershock, Claudio Simonetti. Il filo conduttore? Creare una colonna sonora "nuova" su un film muto che altrimenti andrebbe dimenticato. A metà tra il live stage e una operazione museale Rimusicazioni continua nel suo lavoro. Da anni abbiamo acquisiti i diritti delle edizioni italiane di alcuni film surrelisti, e produciamo edizioni Dvd di alcuni titoli con diverse colonne sonore frutto dei molti artisti con cui abbiamo collaborato. Guarda i video su youtube e sostenici, abbiamo bisogno anche di te, e non dimenticare di proporti per uno dei nostri minotour in alto adige!

Versione estesa:

Rimusicazione, rimusicare: neologismo per “dotare nuovamente di musica” un film. il termine, da noi coniato, si è diffuso rapidamente. Rimusicazioni Film Festival, nato all’interno dell’associazione culturale Harlock di Bolzano, si rivolge a compositori, gruppi musicali, sound designers, foley artists, rumoristi, dj, e in generale a tutti coloro che siano interessati all’ideazione e alla realizzazione di nuove colonne sonore di opere cinematografiche appartenenenti al cosiddetto periodo del cinema muto, quello che va dalle sue origini fino all’inizio degli anni ’30.
Non sono molte, in Italia, le manifestazioni che si occupano stabilmente di cinema muto in relazione alla musica. Rispetto alla maggior parte di esse, Rimusicazioni si caratterizza in quanto festival concorso e competizione a premi in cui le opere in concorso possono essere di qualsiasi natura e stile musicale, ivi com prendendo anche rimusicazioni realizzate con effetti sonori e foley, e devono pervenire in forma audiovisiva completa, cioè con la colonna sonora solidale al supporto di proiezione. Questa impostazione ha suscitato l’interesse di compositori, sperimentatori elettronici, symphonicsampled orchestras ed eterodossi so nori, ed ha anche favorito la costituzione di un’importante archivio di opere musi cali appositamente create per quei film unico nel suo genere. Questi lavori spaziano dall’accompagnamento classico al jazz, al rock, al rumorismo, alla sonorizzazione documentaristica, alla composizione algoritmica, fino alla sintesi granula re in dolby surround 5.1.

Questioni di metodo:
Molti dei film realizzati fino alla fine degli anni ’20 tutti rigorosamente muti, cioè senza dialoghi e sonoro di scenanascevano comunque dotati di una colonna sonora, sebbene questa non fosse registrata e poi meccanicamente sincronizzata come accade ai nostri giorni, ma eseguita dal vivo ad ogni proiezione. Per le produzioni più importanti furono invitati a scrivere musica anche compositori illustri (in Italia fu il caso di Ildebrando Pizzetti, in Francia quello di Francis Poulenc, Darius Milhaud e via dicendo). Queste composizioni originali erano destinate ad essere eseguite alle prime e nei grandi cinema di città con sontuose orchestre. Proprio la circostanza che la musica non “viaggiasse” con la pellicola, così come la necessità imprenditoriale ed economica di sostituire, nei cinema di provincia, l’orchestra con un meno costoso pianista, sono all’origine dello smarrimento di molte partiture originali. Troppo labile il legame tra gli spartiti distribuiti a ogni proiezione ai musicisti del cinema, e le pizza del film. Poca cura da parte di editori e distributori, parti dimenticate o smarrite, spartiti distrutti in incendi: il destino di molte colonne sonore è stato deciso da queste circostanze. D’altra parte alcuni film non possedevano una vera e propria colonna sonora “originale”, ma spesso l’accompagnamento sonoro veniva creato adattando brani tratti dal repertorio della musica classica, studi e repertori “personali” dei musicisti accompagnatori. Noi dell’associazione culturale Harlock riteniamo che, ogniqualvolta un film ci giunga privo della sua partitura originale, la sua rimusicazione si traduca necessariamente in un esperimento, in una interpretazione non autorizzata dal regista e quindi, sostanzialmente, in una operazione arbitraria. Ma questo, crediamo, va le anche per i commenti sonori filologici e rispettosi delle prassi del tempo. Il nostro festival si muove così all’interno di uno spazio di libertà espressiva, no man ‘s land del rigore, a tutto vantaggio della creatività, che vogliamo assoluta. Nella convinzione che una rimusicazione creativa e personale, ancorché filologicamente scorretta, possa contribuire a una lettura filmica in grado di innescare nuovi, imprevedibili percorsi di senso.
A chi voglia concorrere al nostro Festival chiediamo dunque di scegliere un film dell’epoca del muto e di ideare e montare su quello una nuova “colonna sonora”. Usiamo le virgolette, perché il termine va inteso nel senso più ampio e perché, in definitiva, la libertà degli autori partecipanti è totale. Ciascuno deciderà se utilizzare musiche proprie o altrui, se intervenire attraverso l’uso di suoni, rumori, dialoghi o altro, se assumere un’impostazione filologica o didascalica piuttosto che dissacrante o modernista.

Il nostro archivio, un patrimonio unico

In più di dieci anni di attività il festival ha costituito un archivio di oltre un centinaio di film accompagnati ognuno da una sua nuova ed inedita colonna sonora. Alcune di queste sono di particolare prestigio e firmate da musicisti come Teho Teardo, già autore di colonne sonore importanti del cinema contemporaneo come quella de Il Divo o de La Ragazza del Lago e Lavorare con Lentezza. Questo rappresenta per noi un importante risultato e un patrimonio per certi versi unico, che cerchiamo di valorizzare sviluppando progetti editoriali in linea con la filosofia e le possibilità del festival.

Sin dalle prime edizioni del Festival abbiamo pubblicato I lavori che ci sembravano più meritevoli, in un primo tempo sotto forma di CD audio contenenti le colonne sonore dei film vincitori del concorso o segnalatisi per la qualità del lavoro compositivo: ecco l’elenco delle nostre produzioni.

Come potete immaginare, essendo una associazione diventa sempre più difficile nel tempo sostenere economicamente il nostro festival. Nonostante le difficoltà però non ci scoraggiamo e andiamo avanti!. In oltre dieci anni di attività abbiamo fatto suonare moltissime band e molti artisti famosi (Claudio simonetti, Emidio Clementi, Massimo Zamboni ed altri) hanno partecipato con le loro colonne sonore alla rimusicazioni di film storici muti che altrimenti finirebbero nel dimenticatoio.

Negli anni siamo riusciti ad acquisire i diritti cinematografici di alcuni film surrealisti muti ( La perle, Combat boxe, Vision de Lourdes), cosa che ci ha permesso la ristampa di questi Dvd con l aggiunta di nuove colonne sonore. Il nostro insomma è un impegno non solo artistico ma anche ormai quasi museale! 

Il nostro sogno è quello di poter crescere sempre di più, e trovare partner interessati a questo nostro lavoro. Se amate il cinema muto e la musica abbiamo davvero bisogno di voi. Ricordate che potete anche partecipare gratuitamente al nostro festival! Grazie :)

http://www.rimusicazioni.org

Aiutaci a supportare il nostro Festitaval! 

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