THE COMMUNITY è un film sul Grattacielo di Rimini. Un incrocio di sguardi su una città in verticale che si staglia nello skyline adriatico, una torre di Babele che pulsa, ospita convivenze, incarna immaginari. Ormai identificativo della città, al pari di altri luoghi storici (dal Ponte di Tiberio all’Arco d’Augusto, dal Tempio Malatestiano ai siti felliniani), il Grattacielo accoglie oggi studenti universitari e giovani coppie, commercianti cinesi e ambulanti africani, liberi professionisti e artisti visivi...
1959. Mentre a Roma Federico Fellini gira La dolce vita, nella sua città arriva a compimento la costruzione del Grattacielo. Entrambi simbolo di un’epoca, raccontano l’irruzione della modernità: il cinema e l’architettura del periodo esprimono gli anni del boom economico italiano, ne incarnano i valori e le speranze. Il Grattacielo di Rimini diviene un oggetto mitico, ambito dalla nuova borghesia vacanziera, simbolo di una città che risorge prepotentemente dalla guerra (Rimini, dopo Montecassino, fu la città più bombardata d’Italia) per incarnare valori e culture del nuovo “tempo del non lavoro” .
Una sorta di American Dream di cui si fanno profeti il sindaco comunista Veniero Accreman e la sua Giunta, sollecitati dall’architetto istriano Raul Puhali, che aveva già realizzato edifici a torre sulle due sponde dell’Adriatico, a Fiume e a Trieste. Un progetto voluto dai “comunisti”, in un Comune “troppo” di sinistra – per questo commissariato più volte dal Governo centrale - che aveva scelto il modello del turismo di massa contro il turismo d’élite.
Nel corso dei decenni il Grattacielo conosce alterne fortune seguendo l’andamento di una società (e di una città) in rapida trasformazione. Immortalato alle spalle di Alain Delon nel film cult La prima notte di quiete (Valerio Zurlini, 1972), vive una rapida decadenza, associata a supposte frequentazioni malavitose, a scapoloni d’oro che ne fanno il covo dei loro libertinaggi sessuali, all’amministratore che fugge in America Latina con i soldi dei nuovi ascensori.
Oggi il Grattacielo di Rimini è un alveare di appartenenze diverse, una torre di cento metri svettante su una città e una Paese profondamente cambiati: un museo vivente del design del Novecento, con appartamenti di sette tipologie differenti per piano, alcuni immensi, altri piccolissimi, una stanza ricavata fra il cielo e il cemento. Duecento case, una sopra l’altra, in una griglia segreta di aggregazioni, risistemazioni, accorpamenti che richiama l’antico desiderio dell’uomo di ricreare il suo spazio di vita. E che rappresenta un tentativo di convivenza civile unico per il nostro Paese: un’idea di comunità, una Community appunto, aperta ed includente, come il suo sguardo fra il Mediterraneo e gli Appennini, fra i sud e i nord del mondo.
NOTE DI REGIA
"Da dieci anni abito al grattacielo di Rimini e quasi subito ho pensato di farci un film. La luce mi colpiva. Una luce non percepibile dal basso, una luce che cambia ogni minuto e sposa ogni mutazione atmosferica. Le prime immagini le ho girate durante il mio trasloco al grattacielo, poi ho continuato a riprendere amici che andavano e venivano, i gemelli gelatai dell’ottavo piano, le riunioni condominiali dove si grida e non si capisce niente, certi tramonti che non ci si può credere che il sole, le nuvole e la nebbiolina si mischino così bene prima che il buio se li inghiotte..."
"I potenti immaginari del grattacielo – che possa crollare, incendiarsi, sradicarsi per un terremoto o uno tsunami – come le paure sociali – che ospiti delinquenti, che ci vivano pericolosi stranieri, che sia luogo insicuro – necessitano di un cinema che rischi, sia dal punto di vista poetico che produttivo. La possibilità del cinema di colpire al cuore la realtà, per sfiorarla nei suoi punti più contraddittori, significa comporre un film in equilibrio fra documentarietà e reinvenzione, testimonianza e superamento dei limiti. In questo senso il film si pone come un laboratorio dell’idea documentaria contemporanea, per cui fondamentale risulta un approccio sperimentale e l’utilizzo di sequenze realizzate in animazione".
"Nel film vengono utilizzate immagini girate sia in pellicola che in digitale, tessiture diverse, per una "pelle rugosa" che diviene linea narrativa di forte visività. Montare queste immagini non significa solo ricostruire la storia di un edificio ma anche riflettere sui nostri mutanti modi di vedere. Spazzolare l’archivio contropelo, in un quadro tecnologico, e antropologico, che cambia". (Marco Bertozzi)
PRODUZIONE
The Community nasce e si sviluppa in piena autonomia, e ora necessita dell’aiuto di alcuni validi professionisti per giungere a compimento. Il film si colloca nell'ambito del documentario d'autore e si prevede possa essere presentato in festival cinematografici, in spazi museali, gallerie d'arte contemporanea e avere circolazione in alcuni canali televisivi e circuiti distributivi, nazionali e internazionali. Il progetto gode del sostegno del Comune di Rimini e, a livello internazionale, dell’interesse del National Film Board del Canada, per un contributo finale al montaggio.
Attualmente il cast tecnico e artistico è costituito da
Soggetto e regia: Marco Bertozzi; Montaggio: Ilaria Fraioli (con il contributo di Massimo Salvucci, Matteo Primiterra, Giuseppe Ferrari); Suono: Roberta D'Angelo; Musiche: Giorgio Fabbri Casadei (con la partecipazione speciale dei Ranzgen); Animazioni: David Loom; Immagini: Marco Bertozzi, Simone Felici, Massimo Salvucci, Francesco Scarpa; Fotografie: Chico De Luigi e Claudio Cardelli; Coordinamento produttivo e comunicazione: Annamaria Gradara.
IL REGISTA
Marco Bertozzi insegna Cinema documentario e sperimentale all’Università Iuav di Venezia e fa parte di quel gruppo di autori che ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico e di promozione culturale. Fra i suoi film recenti
Unfinished Fellini e
Una giornata moderna (2013),
Profughi a Cinecittà (2012),
Predappio in luce (2008),
Il senso degli altri (2007),
Appunti romani (2004),
Rimini Lampedusa Italia (2004). Fra i suoi libri,
Recycled cinema. Immagini perdute, visioni ritrovate (2012) e
Storia del documentario italiano (2008, premio Domenico Meccoli e Limina Award quale migliore libro di cinema dell'anno), entrambi pubblicati da Marsilio. Nel 2013, per Rai Storia, ha condotto
Corto Reale. Gli anni del documentario italiano, un programma in 27 puntate alla riscoperta della non-fiction italiana.
www.marcobertozzi.itPERCHE’ CI SERVE IL VOSTRO AIUTO
Il film è in fase di produzione. Buona parte delle riprese sono state realizzate, così come parte delle ricerche d’archivio. Fino ad oggi i costi sono stati quasi interamente a carico del regista, mentre sull’organizzazione delle iniziative per promuovere il crowdfunding è al lavoro un gruppo di persone che si è riunito nell’associazione Condominium e che sta dando il proprio contributo su base volontaria. Per portare a conclusione il film servono ora gli apporti di professionisti per terminare le riprese, video e sonore, per il montaggio, scena e audio, per le parti in animazione, per la composizione e la registrazione delle musicazioni e delle parti sonore, per la color correction, la sottotitolatura e il resto del lavoro di post produzione. Il budget del film è stimato intorno ai 100.000 euro: per la sua copertura è in atto una ricerca di sponsor, sia pubblici che privati, nonché la partecipazione a bandi di sostegno alla produzione cinematografica. Il progetto è sostenuto dal Comune di Rimini, e ha già goduto di un piccolo finanziamento della Provincia di Rimini e della ditta Petroltecnica di Coriano. In questo quadro, il crowdfunding diventa una gamba fondamentale per arrivare al budget previsto e portare a conclusione il progetto.
COME FARE PER SOSTENERCI
E' molto semplice: basta cliccare su PARTECIPA. Quindi scegliere l'importo che si vuole versare e relativa ricompensa. Si verrà indirizzati verso un account Paypal e il gioco è praticamente fatto. Se non ne possedete uno, è molto semplice da aprire. Basta andare sul sito di Paypal e registrarsi con i propri dati, quindi collegare una carta di credito o una carta prepagata: Paypal è una modalità sicura, sempre più diffusa per i pagamenti on line.
LE QUOTE E I PREMI
10 euro AMICO Il nome su una pagina speciale nel sito del film
20 euro CREDITS Il nome su una pagina speciale nel sito e nei titoli di coda del film
50 euro STREAMING Il nome su una pagina speciale nel sito + il nome nei titoli di coda + password per vedere il film in streaming
100 euro SPRITZ DOWNLOAD Il nome su una pagina speciale nel sito + il nome nei titoli di coda + download del film + aperitivo preparato dagli autori
250 euro SOSTENITORE Nome nel sito e nei titoli di coda + download del film + una cena con gli autori del film, preparata dagli autori stessi (max 10 persone)
500 euro PROIEZIONE PUBBLICA Nome o logo dell'Azienda o della Associazione o della Istituzione nei titoli di coda del film + diritto alla proiezione pubblica nella propria sala, circolo, locale alla presenza dell'autore + nome nel sito + download del film
1000 euro SPONSOR Nome o logo dell'Azienda o della Associazione o della Istituzione nei titoli di coda del film + diritto alla proiezione pubblica nella propria sala, circolo, locale alla presenza dell'autore + nome nel sito + 25 DVD
2500 euro MAIN SPONSOR Nome o logo dell'Azienda o della Associazione o della Istituzione nei titoli di testa del film + diritto alla proiezione pubblica nella propria sala, circolo, locale alla presenza dell'autore + nome nel sito + 40 DVD
Per chi non potesse contribuire attraverso Paypal riportiamo anche i riferimenti per effettuare un versamento sul conto corrente dell’Associazione Condominium: codice Iban IT 96 K 06285 24201 CC0018097167 Causale del versamento: Contributo film The Community
PER ULTERIORI INFORMAZIONI E CHIARIMENTI NON ESITATE A CONTATTARCI ALL'INDIRIZZO MAIL: communitythefilm@gmail.com
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLE INIZIATIVE DI CROWDFUNDING SULLA PAGINA FACEBOOK THE COMMUNITY
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