oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Tornare a Casa - Torino ai tempi della crisi

Una campagna di
Fisheye Production

Contatti

Una campagna di
Fisheye Production

Tornare a Casa - Torino ai tempi della crisi

Campagna terminata
  • Raccolti € 75,00
  • Sostenitori 3
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Documentari & inchieste

Una campagna di 
Fisheye Production

Contatti

Il Progetto

Cinque storie, cinque persone, cinque momenti diversi di una giornata a Torino.
Ogni anno in città avvengono 4500 sfratti: le ragioni sono molteplici.
Tornare a casa racconta il coraggio e la forza di chi lotta per avere una casa dove tornare

COS'E' "TORNARE A CASA"?

4500 sono gli sfratti eseguiti nel 2014. Con questo dato si apre il documentario “Tornare a casa-Torino ai tempi della crisi” un film che esamina la condizione abitativa in una città duramente colpita dalla recessione economica. Ciò che i numeri non raccontano, però, sono le biografie delle persone, i loro problemi, il loro lato umano.

Attraverso sei storie, di persone che hanno subito o subiscono situazioni di disagio abitativo, il film si pone alla ricerca dell'umanità che non può essere rappresentata da nessun dato statistico. La diffusione capillare della precarietà legata alla crisi economica non tocca solo le fasce di popolazione più indigenti, ma anche una classe media che a causa della crisi vive con instabilità il rapporto con la propria abitazione. Nelle storie narrate nel documentario figura chi ha perso il lavoro, chi ha dovuto chiudere la propria azienda, chi fa i conti con una pesante malattia e chi con un lutto improvviso perché le cause che possono portare a uno sfratto sono imprevisti che possono toccare tutti quanti in qualsiasi momento.

La trama del documentario si sviluppa lungo il corso di una giornata a Torino, all'interno della quale sono disposti i sei protagonisti delle storie: c'è chi lavora, chi prepara il pranzo o la cena per la famiglia, c'è chi si prepara a traslocare o chi va a prendere la figlia a scuola. La macchina da presa resta lì a osservare ciò che accade in un'inquadratura immobile.

DI COSA STIAMO PARLANDO?

Il fil rouge che accomuna tutte le sei le storie è il coraggio, la dignità di queste persone, che lottano quotidianamente per poter avere un tetto sopra la testa, per offrirlo alle persone a cui vogliono bene. Sono sei storie di resistenza alla crisi, strategie che vedono nella casa l'ultimo baluardo dietro al quale barricarsi. I protagonisti non sono persone speciali, campioni di povertà o di sfortuna, ma individui determinati a risolvere i loro problemi, che ci raccontano le loro battaglie non le sconfitte. Per ognuno di loro, la casa, è qualcosa di differente, l'ansia di doverla abbandonare o la fatica che si è accumulata per poterla abitare, il piacere riunirsi con la propria famiglia o l'abitudine di stare da soli con i propri ricordi. Questo è tornare a casa e cosa significa lo dicono i protagonisti guardando negli occhi lo spettatore.

PERCHE' L'ABBIAMO FATTO?

A questo documentario hanno lavorato molti giovani, pieni di passione per il loro lavoro e pronti a dare il tutto e per tutto per le proprie idee. L'idea di Tornare a casa, è un'idea chiara e forte: vogliamo fare conoscere alcuni sfratti, spiegarne le ragioni, mettere in luce un argomento di cui non si parla mai, per davvero. Noi queste persone le abbiamo conosciute, abbiamo condiviso con loro molti momenti, tanti caffè e alle volte anche pranzi o cene. Siamo entrati nelle loro vite e loro ci hanno accolto, raccontandoci quanto di più prezioso avevano: la loro storia.

PERCHE' SOSTENERCI?

Regalare una storia a un documentario è un atto di immensa generosità, sconfiggi la timidezza, abbatti le barriere e lasci che tutti ti guardino così come sei: fragile e unico. Il progetto è venuto molto bene, è piaciuto a chi l'ha visto e adesso non può e non deve rimanere chiuso in un hard disk. Non sarebbe giusto nei confronti delle persone che ci ha lavorato per un anno e nei confronti di chi ha regalato la propria storia.

Abbiamo bisogno di voi perché vogliamo ancora perfezionarlo, migliorarne la fluidità, l'audio e portarlo in giro per festival.

Se date un vostro contributo, non aiuterete solo noi, ma permetterete ai nostri protagonisti di poter regalare la loro storia a quante più persone possibili.

Siamo ambiziosi, è vero, ma in un mondo in cui la parola crisi è la parola più sentita, in un mondo in cui non viene permesso ai giovani di avere spazio, noi per quello spazio siamo disponibili a tutto, anche a chiedere un aiuto, a tutti voi.

Ti insegnano che chiedere aiuto sia sbagliato, che devi farcela da solo, ma nel cinema non è così, nel cinema quello che conta è la squadra, tutte le persone lavorano in sinergia, ognuno fa il suo, e insieme il film prende vita.

Ci mancano 7000€ e 7000€ donati a una squadra di persone potrebbero fare la differenza per il nostro “Tornare a casa”. Potete donare da 20€ a 2000€, ognuno scelga la quota su misura per lui, in cambio per ringraziarvi del vostro aiuto:

Le persone coinvolte, che ci hanno regalato la loro storia, possono essere una fonte di insegnamento e incoraggiamento per tutte le persone che si trovano in difficoltà, uno sprono affinché si lotti sempre per avere una casa, il luogo in cui tornare.

Ci sono persone che hanno poco nella vita, altre che hanno tutto.

Le persone che hanno preso parte a questo documentario hanno quello che serve per vivere: una ragione di vita. Per alcuni sono i figli, per altri i compagni, per una signora i suoi ricordi, e i figli, i compagni e i ricordi sono custoditi tutti nello stesso luogo: la loro casa.

A COSA SERVONO LE VOSTRE DONAZIONI?

Per completare la lavorazione del film manca ancora una buona parte della post-produzione e tutta la parte legata alla comunicazione e alla distribuzione. Nello specifico di seguito un mini budget di quello che ci serve:

- MONTAGGIO E POST PRODUZIONE 500,00 €

- POST PRODUZIONE AUDIO, MIXAGGIO E MASTERING 1.500,00 €

- TRADUZIONE E SOTTOTITOLAZIONE IN INGLESE E FRANCESE 1.000,00 €

- COLOR CORRECTION E COLOR GRADING 500,00 €

- UFFICIO STAMPA, SOCIAL MEDIA MANAGING 1.000,00 €

- SUPPORTO LEGALE E CONTRATTUALISTICA 500,00 €

- SUPPORTI E MATERIALE PUBBLICITARIO 500,00 €

- ALTRE SPESE ACCESSORIE 1.500 €

CHI CI LAVORA E CHI CI HA LAVORATO

Soggetto di Ennio Donato e Anton Frakovitch Rinolfi

Sceneggiatura di Ennio Donato, Anton Frankovitch Rinolfi e Letizia Lavarino

Diretto da Ennio Donato

Direttore della Fotografia Paolo Benitti

Camera Paolo Spadavecchia

Montaggio Giuseppe Pagano

Colonna Sonora Originale Marco Colocci

Color Correction Giuseppe Pagano e Paolo Benitti

Titling e Progeto Grafico Monnox

Organizzatore di Produzione Letizia Lavarino

Responsabile di Produzione per Fisheye Paolo Spadavecchia

DOVE SIAMO?

Seguici su Facebook 

https://www.facebook.com/TornareACasaDoc/

Commenti (0)

Per commentare devi fare

    Gallery

    Community