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Autore: Cristian Palmieri
Curatrice: Ilaria Sciadi Adel
Premessa
“Fuori dall’ombra” si presenta allo spettatore come proposta culturale ed al contempo anche educativo-formativa per il tema che tocca. “Fuori dall’ombra” è un progetto fotografico tutto al femminile che nasce dalla volontà dell’autore di rendere la donna protagonista, tramite l’arte fotografica, di una società che non sa riconoscerla ancora come tale. Il proposito qui descritto è insito in un’attitudine tutta personale dell’artista, figlio d’arte, che già in precedenza ha trattato da vicino questo tema in occasione del progetto fotografico dedicato all’emancipazione femminile dal titolo “Una porta, una finestra, due mura”- la storia di quattro donne contemporanee e legate l’una all’altra dal fil rouge dell’arte, traendo spunto dallo spirito avanguardistico e senza tempo contenuto nella celebre poesia “The Spleen” della Contessa di Winchilsea, poetessa britannica vissuta nella seconda metà del Seicento, periodo in cui alle donne era vietato l’accesso alla formazione scolastica.
Obiettivi
Costituisce un tema di discussione la donna. Femmina, madre, figlia, lavoratrice, ricercatrice, esteta, artista e musa, valorizzata dalla società contemporanea a cui appartiene ed al contempo da quest’ultima vessata e poi ancora messa da parte e rigettata di nuovo nella rete di fatti di cronaca che la vuole “vittima”. Si tratta dunque di un tema fortemente contemporaneo che assume i caratteri di una problematica sociale che chiede urgentemente di essere ascoltata. Perciò è possibile dire che il progetto fotografico “Fuori dall’ombra” di Cristian Palmieri abbia una duplice finalità: la prima di tipo educativo-formativa in quanto pone al centro un tema di rilevanza sociale, la seconda di tipo artistico-culturale in quanto il mezzo d’espressione scelto è la fotografia. Da tale comunione di spiriti nasce una proposta che vuol gettar le basi per la costruzione di una relazione tra realtà sociale e realtà artistico-culturale, scegliendo di rappresentare la figura femminile ed interpretarla attraverso la fotografia. Il lavoro del fotografo rosetano Cristian Palmieri si compone di cinquanta ritratti di donna a grandezza naturale stampati su carta canvass fine art, la cui trama in rilievo rende le immagini tridimensionali all’occhio dello spettatore e piacevoli al tatto. Perciò l’opera di Cristian Palmieri può essere considerata interattiva, in quanto consente di instaurare un rapporto di vicinanza tra le immagini e lo spettatore. Ogni ritratto narra una storia personale, intima, femminile che abbraccia età diverse ed estrazioni sociali diverse. Donne che escono dall’ombra per reclamare lo spazio della propria identità.
DESTINATARI
Il progetto fotografico “Fuori dall’ombra” ha una finalità educativo-formativa, sociale e culturale ed in quanto tale perciò si rivolge a tutte le donne che sono femmine, madri, figlie, lavoratrici, estete, artisti di ogni età ed estrazione sociale. Si tratta di un progetto sulla donna e per la donna, ma nello specifico esso si rivolge anche a tutti gli uomini ed all’intero universo umano. Il progetto potrà vedere l’organizzazione di attività culturali che coinvolgano autorevoli personalità politiche nonché figure impegnate sul fronte associazionistico militante femminile. Il progetto potrà inoltre prevedere, l’avvio di incontri, workshop, giornate formativo-educative destinate alle istituzioni scolastiche del territorio. Queste ultime potranno vedere la partecipazione di artisti e giovani talenti del territorio teramano, ma anche la collaborazione di professionisti del settore medico-sanitario. Si terranno, inoltre, conferenze stampa di presentazione del progetto, nonché soirée-evento. “Fuori dall’ombra” è un progetto che nasce nel territorio abruzzese ed intende connettere le bellezze e le ricchezze di questo con il fermento artistico e sociale contemporaneo.
Cristian Palmieri, da Roseto degli Abruzzi (TE), è figlio d’arte.
Inizia ad assistere il papà fotografo fin dall’età di 8 anni. Studente di terza media, in occasione della gita scolastica riceve in prestito la Rolleiflex del padre e se ne innamora.
A 16 anni vince il 3° Premio nel concorso “L'ultimo treno”, in occasione dell'inaugurazione della Stazione Ferroviaria di Pescara, con l'opera “Infinito”.
Nel 2007 una sua opera viene selezionata per il catalogo Grand Prix di fotografia “Nanna dopo la TV”.
Nel 2008 vince il 2° Premio nel concorso “Digitale in trasparenza”, in occasione della Mostra dei Vini Tipici, con l’opera “Dalla vigna alla tavola”.
Dal 2008 è il fotografo ufficiale della squadra di basket femminile delle “Panthers Roseto”. Le sue foto sono state pubblicate su varie riviste quali “Abruzzo Sport”, “Eidos”, “Abruzzo Più”, “Abruzzo e Sabina di ieri e oggi”, “L’Araldo abruzzese”.
Nel 2009 le sue opere “Cabine al mare” e “Carnevale di Ascoli” sono selezionate per il catalogo “Aternum”.
Nel 2009 vince il 1° Premio nel concorso riservato ai fotografi accreditati ai “Giochi del Mediterraneo” di Pescara con l’opera “Lo sforzo”.
Nel 2009 è Presidente di Giuria nel concorso fotografico “Vista Mare”.
Nel 2011 collabora con il Maestro Bruno Zenobio alla realizzazione del suo catalogo di colonne musive, totem e stele.
Nel 2011 è l’autore delle copertine del quindicinale “BLU 24 Magazine”.
Negli anni 2011, 2012, 2013, 2014 è Direttore Artistico della manifestazione “Un pugno d’impegno”, all’interno della quale cura la proiezione di immagini video e mostre fotografiche sui temi di sport – in particolare boxe – e volontariato sul tema “Un pugno d’impegno su Cuore Alto”.
Nel 2013 la sua opera “Santa Cecilia” viene selezionata per la mostra “Ceci n’est pas un concours. Questo non è un concorso.”, svolta a Palazzo Magnani di Reggio Emilia.
Nel 2014 performer e art photographer della manifestazione "NATALE IN ARTE" con la partecipazione straordinaria del Maestro d'Arte Maxs Felinfer (Presidente premio critica).
Nel 2015 il suo MATER NOSTRA viene selezionato assieme ad altri 43 fotografi italiani e unico rappresentante abruzzese per l'esposizione d'arte in Cina "EXPOPHOTO2015, ITALYScent of beauty" .
2009
FIGLI DELLO STESSO MARE
Diciotto scatti in digitale sul tema del mare per la personale, che per la prima volta mette a nudo se stesso e la passione per un’arte praticata fin dall’infanzia accanto al padre fotografo. Un’esperienza che nasce da una concezione purista della fotografia, per cui inizialmente (e per molto tempo in realtà) è solo un intuitivo occhio analogico a registrare l’immagine sulla pellicola.
2010
LUCE NEL SILENZIO
In questa occasione una ricerca sulla luce: essenza stessa della fotografia, essa muta da elemento formale ad identità tematica, arricchita - grazie all’uso della stampa su tela - da suggestivi effetti pittorici e materici.
2011
IL RESPIRO DELLA TERRA
Dall’osservazione sulle possibili forme del mare (Figli dello stesso mare, 2009), alla ricerca tematica sulla luce, rivelata a contatto con alcuni eremi abruzzesi (Luce nel silenzio, 2010), fino al presente lavoro incentrato sulla terra, il fotografo propone un’indagine sul mondo naturale che ci conduce sempre più in profondità all’interno della sua visione.
2012
PAESAGGI (IN)NATURALI
La fotografia come mezzo di testimonianza, ma anche come occhio indagatore. Un'indagine che mette in risalto il rapporto dell'uomo con la nostra terra. Come rovistando nella spazzatura attraverso le tracce che vengono lasciate si riesce a scoprire come siamo, così attraverso i segni e le opere sul territorio si svela il nostro carattere. Di nuovo paesaggio, quindi. D’altronde è così difficile correre dietro all'essere umano in questo fuggi fuggi quotidiano che è più facile congelarlo in quello che lascia dietro di sé nel corso della sua breve vita. Segni effimeri che a noi possono sembrare eterni, ma che la natura cancellerà con il tempo, perchè la natura può fare a meno di noi ma non viceversa.
2013
PALINSESTO
Un viaggio nel mondo dell'arte, fonte di ispirazione. Nessuna risposta, ma tante domande. Immaginare cosa avrebbero rappresentato oggi gli artisti che hanno fatto la storia dell'arte. Non una riscrittura, ma una reinterpretazione in forma moderna di alcune opere.
2014
UNA PORTA, UNA FINESTRA, DUE MURA
Donne ritratte all'interno delle mura domestiche, messe a nudo da un bianco e nero che diventa carne e vissuto, languore e desiderio di un altrove fortemente voluto e mai pienamente concesso: l'arte come principio di espressività, im-perfezione e bellezza.
2015
MATER NOSTRA
Prosegue la ricerca sul corpo e l'identità femminile intrapresa da qualche anno dal fotografo rosetano Cristian Palmieri. Attraverso il tema della maternità l'artista esplora l'archetipo junghiano della “Grande Madre”, presente nell'inconscio collettivo.
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