Una campagna di
Gianfranco MasciaContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
Sono Gianfranco Mascia, attivista di lunga data con i Verdi. Ho fondato nel 1993 i comitati BOicotta il BIscione, poi ho partecipato ai Girotondi e al Popolo Viola con la manifestazione del No B Day e tutte le altre.
Con mia grande sorpresa, ho ricevuto un avviso di conclusione di indagine relativo al reato art. 337 C.P. (resistenza a pubblico ufficiale) nel quale mi si contesta che il 10 giugno 2011, in occasione della manifestazione di chiusura dei referendum (acqua, nucleare e legittimo impedimento) a piazza del Popolo, avrei "usato violenza e minaccia strappando di mano agli operanti i fogli ove stavano redifendo i loro atti e istigando la folla ad opporsi ai PP.UU. mediante l'uso di un microfono installato su un palco...".
I fatti in realtà si sono svolti molto diversamente.
Durante l'evento “Io canto, io ballo, io voto...” per invitare i cittadini a votare Sì ai referendum su Acqua, Legittimo impedimento e Nucleare la cui votazione si sarebbe tenuta la domenica successiva (che io stavo coordinando) sono arrivati in piazza alcuni ragazzi che avevano deciso di promuovere a loro maniera il Sì ai referendum: "Nudi per 4 sì". In realtà erano "mezzi nudi" perchè i ragazzi erano in costume e le ragazze in topless. Ma le forze dell'ordine presenti in piazza hanno deciso di caricarli sulle loro macchine per portarli in Questura. Io sono andato a parlare con i funzionari, ma questi non hanno voluto sentire ragioni. Tornato sul palco ho invitato pubblicamente le forze dell'ordine a "preoccuparsi dei veri delinquenti e non di chi manifesta pacificamente". Non ho mai strappato fogli dalle mani di nessuno. Tuttalpiù, nella discussione, avrò sfiorato i documenti chiedendo loro di restituirli ai ragazzi.
E non ho mai incitato la folla contro le forze dell'ordine, qui https://youtu.be/DoCJQTZHsgw?t=1m31s potete sentire il mio intervento dal palco, quella sera.
Il problema è che il giudice mi ha indagato ed ho dovuto cercare un avvocato per presentare una mia memoria difensiva, sperando che il giudice archivi la questione.
Il costo della prima fase dell'intervento dell'avvocato è 1.000 € più iva. Cioè 1.220 €.
Non è una cifra grande ma sono soldi che, in questa fase della mia vita, penalizzano il mio bilancio famigliare, dirottando risorse che ho necessità di utilizzare in altra maniera.
Visto che l'iniziativa referendaria è stata la più grande esperienza di partecipazione collettiva degli ultimi anni, credo che sia giusto condivedere con chi vorrà anche le spese per questa stupefacente vicenda.
E' triste scoprire che mentre a Roma era in pieno sviluppo Mafia Capitale, si sono impegnate forze dell'ordine e magistratura per cercare di punire chi voleva semplicemente esercitare la propria libertà di pensiero.
Chi mi conosce sa bene che io nelle mie azioni agisco sempre con la massima attenzione per il rispetto delle regole ma, in questo caso, credo che la nostra sia una battaglia giusta per difendere una ingiusta accusa.
Ecco, per questo chiedo a chiunque voglia contribuire di sostenere con me il peso di questa vicenda.
Commenti (2)