"Project Mongolia: architectural explorations between tradition and Ipergrowth"

an academic research devoted to the present condition of Mongolian Architectural and Urban production

Profondamente consapevoli del recente e potente processo di sviluppo e crescita a cui sono attualmente sottoposti diversi Paesi asiatici, questo è il momento più adatto per affrontare un'urgente indagine riguardo ad un evento così contemporaneo.
Contro la mancanza di qualsiasi ideologia teorica e la generica assenza di qualsiasi processo di regolamentazione del territorio a lungo termine è necessario definire un approccio operativo ed attento verso questo sviluppo a scala continentale senza precedenti.
La ben nota fase di rinnovamento intrapresa dagli ex Paesi sottosviluppati come la Cina, gli Emirati Arabi e Singapore ha portato alla nascita del fenomeno dell’Ipersviluppo. Con questa definizione si fa riferimento a tutti quei Paesi che si stanno attualmente rimodellando sia in termini economici che culturali.
Il travolgente assorbimento del modello capitalistico da un lato ed il sempre più crescente volume di investimenti esteri dall'altro, hanno portato anche l'Architettura a diventare parte integrante di questo processo di magnetismo asiatico ed equatoriale.

In “Project Mongolia: architectural explorations between tradition and Ipergrowth”, gli autori presentano e sintetizzano i risultati di un programma di ricerca della durata di due anni rivolto alla questione dello sviluppo della Mongolia contemporanea.
Dinanzi ad un equilibrio così delicato tra il boom edilizio e la volontà di ritornare alle proprie radici, la Mongolia costituisce il caso studio ideale al fine di concepire strategie di azione e re-azione contro l’inarrestabile e potente macchina dell’Ipersviluppo.
In particolare, nel corso dell’intera indagine riguardo questo particolare fenomeno, la ricerca punta a definire una nuova strategia sostenibile di rinnovamento architettonico e urbanistico mongolo.
Attraverso una profonda analisi dello sviluppo e del patrimonio mongoli, grazie anche al prezioso contributo di esperti di fama internazionale sia del mondo accademico che professionale, il presente libro introduce una-specifica strategia-in grado di definire nuove risposte positive alle attuali questioni del boom edilizio e della sregolata pianificazione urbana in Mongolia.
Pertanto, in tutti e tre i casi studio che riguardano determinati aspetti critici dell’Ipersviluppo mongolo (la mancanza di reti infrastrutturali e logistiche, l’insolita questione degli spazi pubblici in un ambiente dal clima così estremo, l’aumento di residenti stabili sul territorio ed il correlato fenomeno dell'espansione urbana), la ricerca tenta di fornire risposte sostenibili ed innovative capaci di coniugare la corsa all’Ipersviluppo con la riformulazione delle radici della tradizione. Questo tipo di sintesi tra progresso e tradizione, tra sviluppo tecnologico e riscoperta di costumi del passato, nonché il nuovo equilibrio in via di definizione tra residenti stabili e nomadi, saranno in grado di condurre l’indagine culturale e politica in questione verso la rivelazione di una delle più forti costanti della nostra era. Gli-habitat ibridi.
Infine per concludere, la strategia di rinnovamento mongolo all’interno di questo libro, insieme alla ricerca culturale e alle seguenti “visioni”, rappresenta un modo di produrre conoscenza attraverso la rappresentazione di un possibile futuro per la Mongolia. Questa indagine, coprendo tutte le scale di progetto, possiede il potenziale per essere intesa come una rifondazione dei criteri con cui, pianificando la città ed il territorio, gli architetti vengono chiamati a definire il nuovo ruolo di progettazione architettonica e urbana nelle contemporanee realtà dell’Ipersviluppo.

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Deeply aware of the recent and powerful process of development that several Asian countries are presently undergoing, it’s time to define an urgent investigation addressed to such a contemporary episode.
Against the lack of any theoretical ideology and the generic absence of any long term land regulation process it’s necessary to define an operative and efficient approach toward this stage of unprecedented continental-scale development. 
The well-known renovation stage undertaken by former underdeveloped countries such as China, Arab Emirates and Singapore has led to the birth of the-Ipergrowth-phenomenon. With this definition we refer to all those countries which are currently reshaping themselves in both economic and cultural terms.
The overwhelming absorption of the capitalist model on one hand and the ever increasing volume of foreign investments on the other, have led even Architecture to become an integrated part of this process of Asian and Equatorial attraction.

In “Project Mongolia: architectural explorations between tradition and Ipergrowth” the authors show and synthetize the results of a two years research program, addressed to the developing context of contemporary Mongolia.
In the fact of such a fragile balance between the construction boom and the will of retrace its own roots, Mongolia represents the ideal case study in order to conceive strategies of action and re-action against the unstoppable and powerful machine of Ipergrowth.
More specifically, throughout an investigation toward this ambiguous phenomenon, this research aims for finding a new sustainable strategy for Mongolian architectural and urban renewal.
Along with broad analysis addressed to Mongolian development and heritage, even through the precious contribution of international experts from the academic and the professional fields, the present book defines a-case-specific strategy-able to find new positive responses to the present issues of Mongolian construction boom and un-regulated town planning.
Therefore, throughout three different case studies covering some critical aspects of Mongolian Ipergrowth (the present lack of infrastructural and logistic networks, the ambiguous issue of public spaces in such an extreme climatic environment, the spread of new settlers and the related phenomenon of urban sprawl), this research tries to give sustainable and innovative responses able to combine together the Ipergrowth race and the reformulation of traditional roots. This sort of synthesis between progress and tradition, technological development and rediscovery of past habits, the new defining balance of settlers and nomads, will be able to lead the present cultural and political investigation to disclose one of the strongest constants of our era.-Hybrid habitats.
In conclusion, the strategy of Mongolian renovation contained in this book, along with its cultural research and the following projective “visions”, represents a way of producing knowledge through images of a possible future for Mongolia. This investigation, covering all the scales of the project, has the potential to be understood as a re-foundation of the ways in which, by designing the city and the territory, architects are asked to define the new role of architectural and urban design in the contemporary Ipergrowth realities.

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HC2M è una joint venture italiana di giovani architetti interessati dalla Produzione Architettonica e Urbana e profondamente dedicati alla messa in discussione dello status architettonico nella città contemporanea.
Attraverso una serie di proposte per concorsi internazionali ed una ricerca culturale, questa piattaforma si rivolge a nuovi modi di interpretare i contemporanei trend architettonici e urbani.
HC2M è stata fondata a Genova l'8 Agosto 2012. Oggi il team è composto da 7 membri. In ordine alfabetico: Gloria Castellini, Guya Di Bella, Boris Hamzehian, Nicola Masotti, Andrea Oneto, Cristina Parodi, Enrico Salvo.
Tutti ex studenti alla Scuola Politecnica di Genova, i membri di HC2M hanno diversamente indirizzato i propri interessi riguardo lo stato attuale della progettazione architettonica in tutta una serie di diverse esperienze lavorative, visite a scuole e partecipazioni a workshop intrapresi in Europa e Cina.

HC2M is an Italian joint venture of young architects concerned in Architectural and Urban Production and deeply devoted to the questioning of Architectural status in the contemporary city.
Through a series of international competition’s proposals and cultural investigation, this platform addresses to new ways of interpreting contemporary architectural and urban trends.
HC2M was founded in Genova on the 8th August 2012. Nowadays the team is composed by 7 members. In alphabetical order: Gloria Castellini, Guya Di Bella, Boris Hamzeian, Nicola Masotti, Andrea Oneto, Cristina Parodi, Enrico Salvo.
Being all former students of the Italian Polytechnic School of Genoa, HC2M members have variously addressed their efforts into the present state of architectural production throughout several work experiences, visiting schools and workshops undertaken in Europe and China.