Mi chiamo Gaetano (solo per l’anagrafe) Paolantonio, ma da quando sono nato rispondo al nome di Paolo e, pur essendo un geometra,  mi sono sempre occupato di informatica . Ho una bella famiglia con tre figli adolescenti che di mestiere fanno gli studenti e una moglie fantastica che oltre a far la mamma lavora a tempo pieno.

Come è successo a molti in questo periodo economico non proprio roseo ho perso il lavoro un paio di anni fa e così, mentre facevo chilometri per propormi per ogni tipologia di impiego ricevendo spesso umiliazioni con riferimento alla mia età ormai troppo matura per poter essere assunto da chicchessia, abbiamo vissuto grazie allo stipendio di mia moglie e ai pochi risparmi accumulati negli anni (ora miseramente finiti).

Mentre vagavo nella depressione che accomuna i padri di famiglia costretti a farsi mantenere, ho cercato di essere utile all’andamento famigliare diventando “il casalingo di casa” e riscoprendo un’antica passione, quella per la cucina e in particolare per i dolci.

Quindi, spadellando, mescolando ed informando, ho avuto un’illuminazione. Perché non fare della mia passione un mestiere? Vorrei frequentare una scuola che mi rilasci la qualifica di pasticcere professionista per poter aprire un piccolo laboratorio, il mio sogno (sogna Paolo, sogna) o, almeno, per poter tentare una nuova strada in qualità di dipendente/collaboratore, nella ristorazione.

Ho raccolto informazioni sulle migliori scuole italiane che rilascino una qualifica legalmente riconosciuta e pare che la migliore sia la Chef Academy (http://www.chefacademy.it) con sede a Terni.

Partecipare al corso significherebbe:

- allontanarmi di casa per due/tre mesi, io abito a Torino;
- sostenere le spese del corso (4.000,00 euro);
- sostenere le spese per un luogo dove abitare (mediamente tre mesi di affitto di un monolocale in zona più eventuale caparra richiesta);
- tutti gli annessi e connessi che potrebbero venire fuori in corso d’opera.

Non posso gravare sullo stipendio di mia moglie (è l’unica cosa che, al momento, ci permette di sopravvivere), non posso chiedere un prestito in banca (ci ho provato, ma senza lavoro non ti concedono nulla) e, se non otterrò il vostro aiuto,  non avrò alcuna possibilità di ottenere la qualifica di pasticcere.

A conti fatti, mi servirebbe una cifra pari a 6.000,00 euro.

So che sembrano tanti, ma se 300 persone mi donassero 20 euro (4 pacchetti di sigarette o 8 colazioni con cappuccino e brioche) un padre di famiglia ritroverebbe l’orgoglio di poter contribuire alla crescita dei propri figli e la serenità derivante dal non sentirsi ormai inutile nella società. Ovviamente se riuscite a aiutarmi in modo più sostanzioso ve ne sarei doppiamente grato.

Da parte mia ci metto l’impegno alla consegna dei premi descritti e un sentito e profondo ringraziamento ad ognuno di voi!!

Premi:

€ 25,00 cartolina con ricetta per dolce naturale e di facile preparazione

€ 50,00 cartolina di ringraziamento più 5 ricette dolciarie piemontesi, ovviamente rivisitate da me

€ 100,00 vi invierò ovunque voi siate una confezione di pasticceria tipica piemontese (ovviamente non pasticceria fresca in quanto troppo deperibile)